Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5756 del 17 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:5756PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti può essere desunta dalla prova di un ruolo attivo e consapevole dell'imputato nell'ambito del sodalizio criminale, anche in assenza di una sua diretta appartenenza ai vertici dell'organizzazione. Elementi idonei a dimostrare tale partecipazione sono: i contatti frequenti e la collaborazione continuativa con i capi dell'associazione, l'adozione di un linguaggio criptico e convenzionale per mascherare le attività illecite, il compimento di specifici incarichi funzionali agli scopi del gruppo, come il ruolo di intermediario nelle cessioni di droga. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in un'ottica unitaria, possono integrare la prova del dolo del reato associativo, anche in assenza di una formale affiliazione dell'imputato all'organizzazione criminale. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nell'interpretazione del linguaggio criptico utilizzato dagli indagati nelle intercettazioni, purché tale interpretazione risulti logica e coerente con le massime di esperienza. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento a parametri oggettivi, quali la gravità dei reati contestati, le modalità di commissione e i precedenti penali dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS) alias (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/01/2021 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Ersilia Calvanese;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Lori Perla, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe indicata, la Corte di ap…

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