Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34667 del 5 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:34667PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La pubblicazione di un articolo giornalistico che richiama fatti del passato, anche se di natura "boccaccesca", non costituisce di per sé un'illecita lesione della reputazione e della dignità della persona, purché la narrazione sia effettuata in modo obiettivo e senza eccedere nell'utilizzo di espressioni offensive o gratuitamente diffamatorie. Il giudice è tenuto a valutare con particolare attenzione la sussistenza del dolo specifico di nuocere alla reputazione altrui, non potendo desumerlo automaticamente dalla mera ripresa di vicende pregresse, specie se collegate a fatti di cronaca attuali che giustificano un legittimo interesse informativo. La libertà di manifestazione del pensiero e di critica, costituzionalmente garantita, può legittimare la pubblicazione di notizie anche sgradite o scomode, purché nel rispetto del canone della continenza espressiva e della verità sostanziale dei fatti riportati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) ZE. GA. N. IL (OMESSO);

2) CI. SA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/04/2007 CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

udito l…

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