Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36163 del 19 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:36163PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La coltivazione non autorizzata di piante da cui sono estraibili sostanze stupefacenti, anche se realizzata per uso personale, integra un reato di pericolo presunto, penalmente rilevante ai sensi del D.P.R. n. 309 del 1990, art. 73, a prescindere dalle caratteristiche della coltivazione (domestica o tecnico-agraria) e dall'entità del principio attivo ricavabile, purché la sostanza prodotta sia astrattamente idonea a produrre effetti stupefacenti. La condotta di coltivazione non rientra tra quelle per le quali il D.P.R. n. 309 del 1990, art. 75, prevede la sola sanzione amministrativa in caso di destinazione ad uso esclusivamente personale, essendo il divieto di coltivazione assoluto e generale, salvo le ipotesi di autorizzazione ministeriale per scopi scientifici, sperimentali o didattici. Pertanto, la coltivazione di piante stupefacenti, anche in forma "domestica" e per uso personale, integra un reato di pericolo presunto, la cui punibilità prescinde dalla concreta idoneità della sostanza prodotta a produrre effetti stupefacenti, salvo il caso in cui la condotta risulti assolutamente inidonea a porre in pericolo il bene giuridico tutelato, non avendo in alcun modo leso o messo in pericolo, neanche in minima parte, la salute pubblica. Inoltre, la destinazione della sostanza al consumo di gruppo non rileva ai fini della punibilità della condotta di coltivazione, essendo questa reato autonomo rispetto alle attività di acquisto e detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VE. LO., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/07/2006 CORTE APPELLO di TRENTO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MATERA LINA;

sentito il P.G. Dott. D'ANGELO GIOVANNI, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO

Con sentenza in data 25.1.2005 il GUP del Tribunale di Rovereto, all'esito di giudizio abbreviato, ha dichiarato Ve. Lo. colpevole del concorso nel…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.