Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 12155 del 3 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:12155CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il giudice di legittimità, nell'esaminare i motivi di ricorso per cassazione, deve verificare la corretta formulazione dei quesiti di diritto, i quali devono essere specifici, concreti e tali da consentire l'enunciazione di un principio di diritto chiaro, applicabile anche a fattispecie analoghe. Il ricorso è inammissibile qualora i quesiti siano formulati in termini generici e astratti, senza indicare in modo puntuale i fatti controversi, i vizi denunciati e il principio di diritto che si assume erroneamente applicato dalla sentenza impugnata. Inoltre, il ricorso deve essere autosufficiente, nel senso che deve contenere tutti gli elementi necessari per la comprensione della questione, senza rimandare ad altri atti o documenti del fascicolo. La mancata osservanza di tali requisiti, consolidati nella giurisprudenza di legittimità, comporta l'inammissibilità del ricorso, senza che il giudice di legittimità possa entrare nel merito delle censure proposte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. LANZILLO Raffaella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 11214-2010 proposto da:

PI. RO. (OMESSO), elettivamente domiciliato in ROMA, VIA RAFFAELE CAVERNI 16, presso lo studio dell'avvocato GIANSANTE ROBERTO, che lo rappresenta e difende giusta procura speciale in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

D'. PA. , BU. DA. , DE. BA. AL. , AN. CL. , CE. GI. ;

- intimati -

avverso la sentenza n. 1264/2009 della CORTE D'APPELLO di RO…

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