Il mancato rispetto dei termini procedimentali previsti dalla legge per il rilascio dell'autorizzazione unica ambientale ex art. 208 d.lgs. n. 152/2006 comporta l'obbligo per l'amministrazione competente di provvedere sull'istanza entro un termine perentorio, a pena di illegittimità del silenzio-inadempimento. La normativa in materia, infatti, stabilisce una precisa tempistica procedimentale, scandita da adempimenti istruttori da compiersi entro termini certi, al fine di addivenire alla decisione finale entro centocinquanta giorni dalla presentazione della domanda. Il mancato rispetto di tale termine determina l'obbligo per l'amministrazione di provvedere sull'istanza, senza che possano assumere rilievo eventuali esigenze istruttorie o richieste di pareri a terzi, atteso che il legislatore ha previsto il meccanismo del silenzio-assenso per tali adempimenti. Pertanto, il giudice amministrativo, accertata l'inerzia dell'amministrazione, è tenuto ad ordinare a quest'ultima di provvedere sull'istanza entro un termine perentorio, fermo restando la possibilità per il ricorrente di ottenere il risarcimento del danno derivante dal ritardo nell'adozione del provvedimento finale.