Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25794 del 11 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:25794PEN

Massima

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La gravità delle lesioni personali è determinata dalla durata dell'incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni, che decorre dalla data dell'evento lesivo e non dalla data delle dimissioni ospedaliere, salvo che vi siano postumi invalidanti successivi alle dimissioni che richiedano ulteriori cure e riabilitazione. Il riconoscimento della circostanza aggravante della gravità delle lesioni non può essere escluso sulla base di asserzioni circa la genesi del protrarsi della malattia della persona offesa non risultanti dalla sentenza impugnata. La legittima difesa richiede la proporzionalità tra l'offesa subita e la reazione difensiva, che non può essere valutata in modo astratto ma deve tenere conto delle concrete modalità dell'intervento difensivo, il quale non può eccedere i limiti della necessità di respingere l'aggressione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICHELI Paolo - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrin - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/04/2018 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA BORRELLI;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale GIOVANNI DI LEO, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), per la parte civile, che ha chiesto il rigetto del ricorso ed ha depositato conclusioni scritte e nota spese;
udito l…

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