Il Comune, nell'esercizio della propria potestà regolamentare in materia di commercio su aree pubbliche, può modificare la localizzazione e la configurazione del mercato settimanale, individuando nuove aree mercatali, purché nel rispetto dei principi di legalità, imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa. Tale potere di pianificazione e organizzazione del mercato, pur ampio, trova limiti nel dovere di adeguata istruttoria, motivazione e contemperamento degli interessi pubblici e privati coinvolti, nonché nell'obbligo di acquisire il parere delle rappresentanze locali degli operatori del commercio sulle aree pubbliche, ove previsto dalla normativa regionale e dal regolamento comunale. In particolare, il trasferimento parziale o totale del mercato in una nuova area, anche se temporaneo, deve essere adeguatamente motivato, tenendo conto della idoneità logistica, della sicurezza e accessibilità della nuova sede, nonché della tutela della posizione giuridica degli operatori titolari di concessioni di posteggio, ai quali deve essere garantita una superficie e una collocazione il più possibile analoga a quella precedente. L'Amministrazione comunale, inoltre, nel ridefinire la dislocazione dei posteggi e i criteri di assegnazione, deve rispettare il principio di parità di trattamento tra gli operatori, evitando disparità ingiustificate e soluzioni illogiche o contraddittorie.