Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7979 del 21 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7979PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il soggetto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, che contravvenga alle prescrizioni impostegli dal relativo provvedimento, commette il reato previsto dal Decreto Legislativo n. 159 del 2011, art. 75, comma 2, o dalla L. n. 1423 del 1956, art. 9, a prescindere dal fatto che le violazioni non siano direttamente riferibili all'obbligo di soggiorno, purché le prescrizioni violate siano specifiche e determinabili, come il divieto di condurre veicoli in assenza di patente di guida o di frequentare pregiudicati. Ciò in quanto la condotta penalmente rilevante consiste nell'inosservanza, da parte del soggetto sottoposto alla misura, delle prescrizioni contenute nel provvedimento impositivo, ivi comprese quelle accessorie, le quali hanno efficacia integrativa del precetto relativo ai reati di cui al Decreto Legislativo n. 159 del 2011, art. 75, commi 1 e 2, e alla L. n. 1423 del 1956, art. 9. Inoltre, ai fini della configurazione di tali reati, è necessario che le prescrizioni violate siano conoscibili da parte del destinatario, in conformità a quanto affermato dalla Corte EDU nel caso De Tommaso contro Italia. Pertanto, le violazioni contestate all'imputato, in quanto riferite a prescrizioni specifiche e determinate, mantengono rilevanza penale anche dopo la citata pronuncia della Corte EDU.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Ann - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - Consigliere

Dott. RENOLDI Car - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS),;
avverso la sentenza del 20/9/2017 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Carlo Renoldi;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. Fodaroni Giuseppina, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 20/9/2017, la Corte di appello di Milano confermo&…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.