Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36133 del 25 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:36133PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando sussistono i seguenti elementi: a) un vincolo associativo, tendenzialmente permanente o comunque stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei delitti concretamente programmati; b) una struttura organizzativa idonea a realizzare gli obiettivi criminosi presi di mira; c) l'indeterminatezza del programma criminoso, che non viene meno per il solo fatto che l'associazione sia finalizzata esclusivamente alla realizzazione di reati di un'unica tipologia. Ai fini della sussistenza del reato associativo, è necessaria la permanente consapevolezza di ciascun associato di far parte del sodalizio criminoso e la volontà di rendersi disponibile a cooperare per l'attuazione del comune programma delinquenziale, elementi incompatibili con la mera sussistenza di un concorso di persone nel reato continuato, caratterizzato da un accordo criminoso occasionale e limitato alla commissione di più reati determinati, ispirati da un unico disegno criminoso. La stabilità dell'illecita struttura associativa emerge dalla commissione, in un arco temporale di notevole rilievo, di una serie indeterminata di reati di falso in autorizzazioni amministrative e di falso in scrittura privata, realizzati attraverso un modus operandi sempre identico, che denota una eccezionale continuità e ripetitività nelle modalità esecutive e nei mezzi adoperati. La predisposizione comune dei mezzi occorrenti per la realizzazione del programma delinquenziale, la consapevolezza e volontà di ciascun associato di far parte dell'organizzazione e di collaborare fattivamente all'attuazione del suddetto programma, nonché l'esistenza di un vincolo che permane al di là degli accordi particolari relativi alla realizzazione dei singoli episodi delittuosi, sono tutti connotati incompatibili con la sussistenza di un concorso di persone nel reato continuato e, viceversa, connaturali all'esistenza del reato associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DI SALVO E. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1541/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 02/01/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

sentite le conclusioni del PG Dott. SCARDACCIONE Eduardo Vittorio: RIGETTO;

Udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Catanzaro, in data 2-1-2014, che ha confermato l'o…

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