Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 9199 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:9199SENB

Massima

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Il mutamento di destinazione d'uso di un locale, comportando la modifica della destinazione d'uso dell'organismo edilizio preesistente, deve essere qualificato come intervento di ristrutturazione edilizia ai sensi dell'art. 3, lett. d), d.P.R. n. 380/2001, il cui mancato assenso con permesso di costruire, ai sensi dell'art. 10, comma 1, lett. c), del medesimo d.P.R., legittima l'irrogazione della sanzione demolitoria prevista dall'art. 33 del testo normativo, anche in assenza di una specifica comunicazione di avvio del procedimento, stante la correttezza sostanziale del provvedimento sanzionatorio. Il provvedimento di demolizione ha natura vincolata e risulta congruamente motivato attraverso la descrizione delle opere e il riferimento all'abusività delle stesse, senza che sia necessaria la prova dell'esistenza di una richiesta di sanatoria da parte dei destinatari del provvedimento.

Sentenza completa

N. 08347/2012
REG.RIC.

N. 09199/2012 REG.PROV.COLL.

N. 08347/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 8347 del 2012, proposto da
AMICI VITTORIO e BERNABEI GIUSEPPA elettivamente domiciliati in Roma, via Piediluco n. 9 presso lo studio dell’avv. ((omissis)) che li rappresenta e difende nel presente giudizio

contro

ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco p.t., elettivamente domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove n. 21 presso la sede dell’avvocatura comunale e rappresentata e difesa nel presente giudizio dall’avv. ((omissis))

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. di rep. CE/634/2012 del 10.5.2012 con cui Roma Capitale ha ingiunto la de…

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