Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21887 del 21 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:21887PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, può essere desunta dalla continuità e ripetitività degli acquisti di droga effettuati dall'imputato, in quanto la prova dell'affectio societatis è integrata dalla costante disponibilità all'acquisto delle sostanze stupefacenti, consapevole che la stabilità del rapporto con i fornitori garantisce l'operatività dell'associazione. Tuttavia, quando la prova della partecipazione associativa si basa essenzialmente sulla dimostrazione della continuità e frequenza delle transazioni illecite, il giudice è tenuto a motivare in modo rigoroso e analitico circa il contenuto e le modalità di tali transazioni, senza poter fare generico riferimento a conversazioni intercettate o a videoriprese, senza darne una puntuale descrizione. Inoltre, la mancata effettuazione di sequestri di droga non preclude la possibilità di ritenere provata la partecipazione associativa, purché la motivazione si fondi su altri elementi di prova, ma impone al giudice una particolare attenzione e rigore nella valutazione degli indizi costituiti dalla sola "droga parlata".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/11/2019 del Tribunale di Torino, sezione per il riesame;
udita la relazione svolta dal Consigliere AMOROSO Riccardo;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale MOLINO Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, il Tribunale di Torino, sezione per il riesame, …

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