Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23956 del 12 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23956PEN

Massima

Il dolo diretto omicidiario può essere desunto da una serie di circostanze di fatto, anche in assenza di contestazione del nesso causale tra l'azione degli imputati e l'evento morte, quando la condotta posta in essere nei confronti della vittima, caratterizzata da modalità particolarmente violente e lesive della dignità umana, risulti necessariamente attuata da più persone in concorso. In tali ipotesi, la motivazione della sentenza che ricostruisce in modo logico e coerente il quadro probatorio è immune da vizi di illogicità o errori giuridici, e non può essere censurata in sede di legittimità attraverso una mera riproposizione di letture alternative dei fatti, prive di adeguato riscontro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. GIRONI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. AD., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 30/11/2007 CORTE ASSISE APPELLO di BRESCIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRANERO FRANCANTONIO;

RITENUTO IN FATTO

1. - La sentenza oggetto di esame e' quella pronunciata dalla corte d'assise d'appello di Brescia che, confermando quella di…

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