Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35841 del 1 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35841PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, previsto dall'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, richiede una struttura permanente e organizzata che trascende il mero accordo per commettere più reati della stessa specie, avvinti da un medesimo disegno criminoso. Tale fattispecie associativa non può essere equiparata alla mera continuazione di reati, in quanto presuppone l'esistenza di una stabile organizzazione, con ruoli e funzioni definiti, finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti su larga scala. La sussistenza dell'associazione deve essere accertata sulla base di elementi concreti, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le intercettazioni telefoniche e ambientali, il rinvenimento di sostanze stupefacenti e il ruolo rivestito dai singoli imputati all'interno del sodalizio criminoso. La chiamata in correità di un concorrente, se ritenuta attendibile sulla base di una puntuale e approfondita motivazione che ne valuti la coerenza intrinseca, la veridicità derivante dalla confessione di responsabilità superiori agli addebiti contestati e l'assenza di secondi fini, può costituire un valido elemento di prova, ulteriormente rafforzato dalla presenza di riscontri individualizzanti. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori e nella ricostruzione dei fatti, sindacabile in sede di legittimità solo per vizi logici o giuridici della motivazione, senza possibilità di una diversa ricostruzione alternativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Felic - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. CU. Si., nato il (OMESSO);

2. LO. Gi., nato il (OMESSO);

3. CA. Gi., nato il (OMESSO);

4. MO. Pi., nato il (OMESSO);

5. SP. Ma., nato il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Salerno 11 febbraio 2005 n. 181.

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dott. S. F. MANNINO;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dr. Giovann…

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