Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza di rilascio di un permesso di costruire convenzionato, ai sensi dell'art. 28-bis del D.P.R. n. 380/2001, non integra una fattispecie di silenzio-assenso, bensì di silenzio-inadempimento, in quanto tale istituto complesso coordina due strumenti giuridici differenti - l'atto consensuale della convenzione e l'atto provvedimentale del permesso di costruire - rispetto ai quali non può postularsi una disciplina omogenea. Pertanto, il decorso del termine per provvedere sull'istanza non determina l'applicazione del silenzio-assenso, ma configura un inadempimento dell'obbligo di provvedere entro il termine di legge, sanzionabile con i rimedi previsti dagli artt. 31 e 117 del Codice del processo amministrativo. In tal caso, il giudice può dichiarare l'obbligo dell'amministrazione di pronunciarsi sull'istanza entro un termine perentorio e, in caso di ulteriore inerzia, nominare un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento finale.