Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29169 del 21 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29169PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante minacce gravi, costringe la vittima a compiere atti di disposizione patrimoniale a proprio vantaggio, anche se non consegue un effettivo profitto, essendo sufficiente l'ingiusto danno arrecato alla vittima. L'uso di minacce e intimidazioni, anche se non accompagnato dall'ottenimento di un concreto vantaggio economico, integra il reato di estorsione, in quanto la condotta criminosa è diretta a costringere la vittima a compiere atti di disposizione patrimoniale contro la sua volontà, determinandone uno stato di soggezione psicologica. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può fondare il proprio convincimento anche sulla base di una motivazione "per relationem", purché faccia riferimento a un atto legittimo del procedimento, di cui abbia preso cognizione e ritenuto coerente con la propria decisione, e tale atto sia conoscibile dall'interessato. Il ricorso per cassazione che si limiti a riproporre le medesime questioni già esaminate e ritenute infondate dal giudice di appello è inammissibile per aspecificità, in quanto non sottopone ad autonoma e argomentata confutazione la motivazione della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato ed assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso la sentenza della Corte di appello di Napoli, seconda sezione penale, n. 7902/2016, in data 18/01/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Andrea Pellegrino;
udita la requisitoria del Sostituto procuratore generale Dr. Stefano Tocci, che ha concluso chiedendo di dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.