Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22745 del 6 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:22745PEN

Massima

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Il provvedimento di scarcerazione emesso dal giudice per le indagini preliminari, anche se inficiato da un errore di calcolo dei termini di durata della custodia cautelare, diviene intangibile e non revocabile dallo stesso giudice che lo ha emesso, qualora non sia stato tempestivamente impugnato dal pubblico ministero ai sensi dell'articolo 310 del codice di procedura penale. In tale ipotesi, per l'adozione di una nuova misura cautelare, il pubblico ministero è tenuto a rispettare le condizioni e i presupposti tassativamente indicati dall'articolo 307 del codice di procedura penale, non essendo sufficiente la mera correzione dell'errore formale che ha determinato la precedente scarcerazione. Tale principio trova applicazione non solo in materia di misure cautelari personali, ma anche con riferimento a provvedimenti definitivi adottati dal giudice in forma di ordinanza, i quali, una volta emanati, non possono essere revocati dallo stesso organo giurisdizionale, essendosi esaurita la sua potestà decisoria, salvo il sopravvenire di nuove circostanze che ne giustifichino l'adozione. Ciò al fine di garantire la stabilità e l'intangibilità dei provvedimenti giurisdizionali, principi fondamentali del giusto processo e del diritto di difesa dell'imputato, i quali non possono essere derogati sulla base di meri errori formali o di calcolo, in assenza di una tempestiva impugnazione da parte del pubblico ministero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania;

nei confronti di;

CA. En., n. a (OMESSO);

avverso la ordinanza in data 30-31 ottobre 2007 del Tribunale di Catania;

Visti gli atti, la ordinanza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omis…

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