Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27092 del 26 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:27092PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso ai fini dell'applicazione della relativa misura cautelare personale deve essere desunta da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, che dimostrino in modo chiaro e inequivocabile l'adesione permanente e volontaria del soggetto al sodalizio criminale per il perseguimento dei suoi fini illeciti. La mera frequentazione di soggetti affiliati, i rapporti di parentela, amicizia o affari, nonché i contatti sporadici in contesti territoriali ristretti, pur potendo costituire riscontri da valutare ai sensi dell'art. 192, comma 3, c.p.p., non sono di per sé sintomatici dell'appartenenza all'associazione, essendo necessario che tali elementi siano qualificati da abituale e significativa reiterazione e connotati dal necessario carattere individualizzante. L'obbligo di motivazione dell'ordinanza cautelare non può ritenersi assolto dalla mera riedizione del compendio investigativo, essendo invece necessaria una valutazione critica ed argomentata delle fonti indiziarie singolarmente assunte e complessivamente considerate, il cui controllo in sede di legittimità deve limitarsi a verificarne la rispondenza alle regole della logica e del diritto, nonché all'esigenza di completezza espositiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Frances - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenz - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DE AMICIS G. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 990/2014 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 19/12/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

sentite le conclusioni del PG Dott. Riello Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento dei motivi di ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa il 19 dicembre…

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