Il Sindaco, nell'esercizio dei poteri di ordinanza contingibile e urgente di cui all'art. 50 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL), può legittimamente ordinare ai comproprietari di un immobile di procedere alla caratterizzazione, rimozione e smaltimento di materiali contenenti amianto, a tutela della salute pubblica e dell'ambiente, anche in assenza di una loro responsabilità diretta nella causazione della situazione di pericolo. Tale provvedimento, avente natura meramente ripristinatoria e non sanzionatoria, prescinde dall'accertamento della responsabilità del singolo comproprietario in relazione alla situazione contaminante, essendo sufficiente il suo status soggettivo di titolare di un diritto reale sull'immobile interessato. L'urgenza di rimuovere il pericolo per la salute e l'ambiente giustifica inoltre l'adozione dell'ordinanza senza previo contraddittorio con i destinatari, in deroga agli ordinari obblighi procedimentali. Né rileva, ai fini della legittimità del provvedimento, l'eventuale indisponibilità giuridica del bene da parte del comproprietario, atteso che l'obbligo di bonifica grava comunque su di lui in ragione del suo status di titolare di un diritto reale sull'immobile.