Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8589 del 25 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:8589PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve dare adeguata motivazione in ordine alla credibilità e attendibilità delle dichiarazioni rese dalla persona offesa e dagli altri testimoni, nonché alla coerenza e plausibilità della ricostruzione complessiva della vicenda, senza che la Corte di Cassazione possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che non emergano vizi logici o giuridici nella motivazione. Il giudizio di legittimità della Corte di Cassazione, infatti, è limitato al controllo della congruenza della motivazione rispetto ai criteri della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter entrare nel merito della valutazione dei fatti e delle prove.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe - Presidente

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ro. Ol. ;

avverso l'ordinanza con la quale il Tribunale del riesame di Brescia, in data 25 novembre 2008, aveva confermato la misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale della stessa citta' in data 27 ottobre 2008;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso;

udita la relazione del Consigliere, Dott. MONASTERO Francesco;

udito il Procu…

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