La dichiarazione di accettazione della candidatura alla carica di sindaco, contenente false attestazioni in ordine all'insussistenza di cause di incandidabilità, integra il reato di cui all'art. 87-bis del D.P.R. n. 570 del 1960, anche qualora le condanne penali riportate dall'imputato per reati concernenti la detenzione e il porto di armi siano state inflitte a pene detentive inferiori a un anno, in quanto la norma ricomprende anche i delitti di ricettazione di armi, in quanto relativi a ipotesi di illegale trasferimento di armi. L'elemento psicologico del reato è integrato dalla consapevolezza dell'imputato di trovarsi in una delle condizioni ostative alla candidabilità, desumibile anche dalle sue reiterate richieste di riabilitazione. La diversa qualificazione giuridica del fatto operata dal giudice di appello non determina alcuna compressione o limitazione del diritto al contraddittorio dell'imputato, il quale può contestarla nel merito con il ricorso per cassazione.