Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26333 del 14 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26333PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il custode giudiziario che, nell'ambito di una procedura esecutiva pignoratizia, sostituisce i beni sottoposti a pignoramento e affidati alla sua custodia, integra il reato di sottrazione di cose sottoposte a pignoramento di cui all'art. 388 c.p., essendo sufficiente a configurare il dolo del reato la piena consapevolezza dell'imputato circa l'individuazione dei beni pignorati e la loro successiva sostituzione, desumibile dalla sua presenza all'atto del pignoramento, dalla sottoscrizione del relativo verbale con cui veniva contestualmente nominato custode, e dalla successiva indicazione all'incaricato dell'Istituto Vendite Giudiziarie dei beni sottoposti a pignoramento. La tardività della querela presentata dalla parte civile non rileva ai fini della procedibilità del reato, in quanto il termine di cui all'art. 124 c.p. decorre dalla declaratoria del giudice dell'esecuzione di estinzione della procedura, momento in cui il titolare ha avuto conoscenza certa e completa, sulla base di elementi seri, del fatto-reato nella sua dimensione oggettiva e soggettiva. Inoltre, la querela sottoscritta con firma autenticata dal difensore non richiede ulteriori formalità per la presentazione ad opera di un soggetto diverso dal proponente, che può effettuarla anche se non sia munito di procura speciale. Il sindacato del giudice di legittimità sulla motivazione della sentenza impugnata è limitato alla verifica della logicità dell'apparato argomentativo, senza poter riesaminare il merito delle valutazioni compiute dal giudice di merito, salvo che non si tratti di vizi logici o di errori di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. GIORGI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/10/2017 della Corte d'appello di Torino;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Maria Silvia Giorgi;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Orsi Luigi, che ha concluso chiedendo che sia dichiarata l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, la Corte d'appe…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.