Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35156 del 19 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:35156PEN

Massima

Massima ufficiale
In materia di riesame avverso misure cautelari reali, l'inosservanza del termine di deposito di tre giorni liberi e consecutivi previsto dall'art. 324, comma sesto, cod. proc. pen., comporta una nullità di ordine generale a regime intermedio che, se tempestivamente dedotta e non sanata, determina l'invalidità dell'ordinanza conclusiva del procedimento, ma non l'inefficacia del sequestro che, invece, consegue all'infruttuoso decorso del termine perentorio di dieci giorni, dalla completa acquisizione degli atti, entro il quale deve intervenire la decisione sulla impugnazione cautelare. (Fattispecie in cui la Corte ha annullato l'ordinanza del tribunale del riesame che, a seguito del deposito in udienza di un documento, aveva disposto un rinvio di soli due giorni contraendo in tal modo il termine fissato dal sesto comma dell'art. 324 cod. proc. pen.).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 9 novembre 2015 del Tribunale di Siena;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PISTORELLI Luca;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha richiesto l'annullamento del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Siena ha rigettato l…

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