Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18572 del 18 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:18572PEN

Massima

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Il reato di truffa non è assorbito dal reato di indebita utilizzazione di carte di credito o analoghi strumenti di pagamento, ogni qualvolta la condotta incriminata non si esaurisca nel mero utilizzo di essi, ma sia connotata da un quid pluris concretantesi in artifici e raggiri volti ad ottenere la disponibilità degli strumenti di pagamento della persona offesa. Tra le due fattispecie non ricorre il principio di specialità, in quanto la condotta fraudolenta finalizzata all'acquisizione della disponibilità della carta di debito si distingue e precede quella del successivo utilizzo indebito della carta medesima, configurando così due distinti fatti illeciti in cronologica successione. Pertanto, la condanna per entrambi i reati è legittima, salvo il caso in cui la pena pecuniaria per il reato di indebita utilizzazione di carte di credito sia stata determinata in misura superiore al massimo edittale previsto dalla norma vigente al momento della decisione, in tal caso la sentenza deve essere annullata limitatamente alla determinazione di tale pena. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nel valutare l'esclusione delle circostanze attenuanti generiche, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata sulla base degli elementi indicati nell'art. 133 c.p., tra i quali la gravità del fatto e l'assenza di condotte riparatorie o positive successive al reato possono essere considerati preponderanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/11/2018 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ZACCO FRANCA che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio limitatamente al trattamento sanzionatorio e inammissibilita' nel resto del ricorso.
uditi i difensori:
L'avvocato (OMISSIS), del f…

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