Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3660 del 15 aprile 1993

ECLI:IT:CASS:1993:3660PEN

Massima

Massima ufficiale
La contravvenzione di cui all`art. 13 della legge 30 aprile 1962, n. 283, consiste nel porre in vendita sostanze alimentari adottando, tra l`altro, denominazioni o nomi impropri idonei, fra l`altro ad indurre gli acquirenti in errore sulla natura, la sostanza, la qualita` o le proprieta` nutritive del prodotto. Perche` tale fattispecie risulti realizzata, e` necessario che venga posta in essere un`attivita` fraudolenta idonea ad assorbire e distorcere l`attenzione normale (e non svagata) del consumatore medio, traendolo in inganno sulle effettive qualita` del prodotto o facendogli credere, contrariamente al vero, che una determinata merce possegga qualita` superiori rispetto a prodotti analoghi. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto incensurabile la statuizione del giudice di merito, che in una ipotesi di messa in vendita di confezioni di funghi in scatola, recanti sull`etichetta la dicitura "Funghi al naturale" nonche` l`indicazione della presenza, quale additivo, dell`acidificante E 330 (acido citrico), aveva assolto l`imputato dalla contravvenzione prevista dall`art. 13 della legge n. 283 del 1962, osservando che, per un verso, non risultava sufficientemente accertato che l`acido citrico avesse modificato le qualita` naturali organolettiche dei funghi e, per un altro verso, che l`aggettivo "naturale" non essendo stampato con caratteri evidenziati per grandezza o altro, rispetto a quelli che lo precedevano, escludeva che l`uso di questo termine tendesse a sottolineare la migliore qualita` del prodotto rispetto ad altri similari).    da vedere:Sen 20/03/1986 2284 sez 6 Pen

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