Il delitto di diffamazione, aggravato dalla pubblicità attraverso un mezzo di comunicazione diverso dalla stampa, si configura quando l'offesa alla reputazione altrui avviene attraverso espressioni offensive pronunciate nel corso di una trasmissione televisiva, anche se la persona offesa non è fisicamente presente nello studio, ma ne percepisce il contenuto in modo indiretto. Ciò in quanto la nozione di "presenza" rilevante ai fini della configurabilità del reato di ingiuria, depenalizzato, richiede un rapporto diretto tra offensore e offeso, tale da consentire un effettivo contraddittorio e una "parità delle armi", non realizzabile nella comunicazione a distanza attraverso il mezzo televisivo. Pertanto, la mera percezione indiretta delle espressioni offensive, come nel caso dell'invio di un sms di replica, non integra il requisito della presenza necessario per l'ingiuria, ma configura il delitto di diffamazione, aggravato dalla pubblicità attraverso un mezzo diverso dalla stampa.