Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 279 del 2018

ECLI:IT:TARTOS:2018:279SENT

Massima

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Il vincolo paesaggistico non comporta un divieto assoluto di modificare lo stato dei luoghi, ma impone all'amministrazione competente di valutare con particolare attenzione gli interventi proposti, verificando se essi siano effettivamente in grado di alterare in modo significativo i caratteri morfologici e percettivi del paesaggio tutelato. A tal fine, l'amministrazione deve condurre un'istruttoria approfondita, motivando in modo congruo e specifico le ragioni per le quali ritiene che l'intervento proposto sia incompatibile con la tutela del paesaggio, senza potersi limitare a valutazioni generiche o meramente tautologiche. Ove l'interessato contesti la fondatezza di tali valutazioni, il giudice amministrativo può sindacare la correttezza e la ragionevolezza delle stesse, verificando se esse siano effettivamente supportate da un'adeguata istruttoria e da una motivazione che dia conto in modo analitico delle specifiche ragioni per le quali l'intervento risulta lesivo dei valori paesaggistici tutelati. In particolare, il giudice può censurare il parere della Soprintendenza qualora esso si limiti ad affermare in modo generico la compromissione del paesaggio, senza fornire una dimostrazione concreta di tale compromissione sulla base delle caratteristiche specifiche dell'intervento e del contesto in cui esso si inserisce.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/02/2018

N. 00279/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00629/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 629 del 2017, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Firenze, via La Marmora 14;

contro

Comune di Monte Argentario, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Firenze, piazza ((omissis)) 7;
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ((omissis)) e Paesaggio per le Province di ((omissis)) e Arezzo, in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t., rappresentati e difesi…

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