Il permesso di soggiorno per attesa occupazione può essere legittimamente negato o revocato qualora il richiedente risulti privo di un reddito minimo sufficiente a garantire la propria permanenza nel territorio nazionale, in quanto tale requisito costituisce un presupposto indispensabile per il rilascio e il mantenimento del titolo di soggiorno, ai sensi dell'art. 6, comma 5, del d.lgs. n. 286 del 1998. L'amministrazione competente, nel valutare la situazione reddituale e lavorativa del richiedente, deve verificare la disponibilità di un reddito da lavoro o da altra fonte lecita, anche attraverso sommarie informazioni acquisite direttamente dall'interessato. Il mancato possesso di un reddito adeguato, debitamente accertato dall'autorità amministrativa, legittima il diniego o la revoca del permesso di soggiorno per attesa occupazione, in quanto la condizione di disoccupazione prolungata, superiore a un anno, è incompatibile con il mantenimento di tale titolo di soggiorno, come previsto dall'art. 22, comma 9, del d.lgs. n. 286 del 1998. L'amministrazione, nel procedimento di verifica dei requisiti, deve comunque garantire il contraddittorio con l'interessato e motivare adeguatamente il provvedimento finale, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa.