Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10164 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:10164SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, adottato ai sensi degli artt. 31 del D.P.R. n. 380 del 2001 e 15 della legge Regione Lazio n. 15 del 2008, costituisce un provvedimento dovuto e vincolato, che non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale, né una comparazione con gli interessi privati coinvolti, essendo sufficiente la mera constatazione della natura abusiva delle opere realizzate in assenza o in difformità dal titolo edilizio. L'ordine di demolizione ha carattere oggettivo e reale, colpendo il bene abusivo indipendentemente dall'individuazione del responsabile, e non può essere escluso dalla buona fede o dall'affidamento del proprietario non responsabile, il quale potrà eventualmente rivalersi sul precedente proprietario. La demolizione costituisce la sanzione tipica e doverosa per gli abusi edilizi, non essendo configurabile una valutazione di proporzionalità o l'applicazione alternativa di una sanzione pecuniaria, salvo che nella fase esecutiva, ove il privato potrà rappresentare eventuali pregiudizi per le parti conformi dell'immobile. Tuttavia, qualora il privato non abbia la possibilità di accedere alla documentazione tecnica necessaria per elaborare un progetto finalizzato alla demolizione o alla sanatoria delle opere abusive, a causa del sequestro della stessa da parte dell'Autorità Giudiziaria, non può disporsi la demolizione d'ufficio, dovendo l'Amministrazione consentire previamente l'acquisizione di tale documentazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/05/2024

N. 10164/2024 REG.PROV.COLL.

N. 12476/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12476 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

- della determinazione dirigenziale n. repertorio CS/834/2018- protocollo CS65464 / 2018 del 21 giugno 2018 recan…

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