Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24080 del 12 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:24080PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione delle ordinanze di riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale, è tenuto a verificare esclusivamente la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato, nonché la valenza sintomatica degli indizi stessi, senza poter sindacare il merito del giudizio ricostruttivo del fatto e gli apprezzamenti del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza del materiale probatorio, purché la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. Il controllo di legittimità sulla motivazione non può pertanto investire la verifica della sufficienza e della razionalità della motivazione sulle questioni di fatto, restando ad esso estranea tale valutazione, che rientra nell'esclusiva competenza del giudice del riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO Aldo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Ni. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Genova, in data 12.11.2007;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza del 17.10.2007, il Giudice per l…

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