Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18629 del 12 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18629PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni rese da un chiamato in correità, anche quando presentino discontinuità o contraddizioni, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale deve motivare in modo logico e coerente le ragioni per cui ritiene prevalente una determinata versione dei fatti, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, salvo l'ipotesi di vizi logici o illogicità manifeste. Inoltre, l'onere di specificità dei motivi di impugnazione grava sull'appellante, il quale deve enucleare puntualmente i rilievi critici rispetto alle ragioni di fatto e di diritto poste a fondamento della decisione impugnata, in misura proporzionale alla specificità con cui tali ragioni sono state esposte nel provvedimento stesso; in difetto, l'impugnazione è dichiarata inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/11/2019 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RECCHIONE SANDRA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ((omissis)), ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
il difensore presente avv. (OMISSIS) insisteva per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La …

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