Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39205 del 28 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:39205PEN

Massima

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Il diritto di cronaca giudiziaria, quale causa di giustificazione della diffamazione a mezzo stampa, richiede che la notizia pubblicata rispecchi fedelmente il contenuto del provvedimento giudiziario o, in mancanza di un provvedimento formale, il contenuto dell'addebito oggetto di attenzione investigativa, senza alterazioni o enfatizzazioni che possano ingenerare nel lettore facili suggestioni in spregio del principio costituzionale di presunzione di innocenza. Pertanto, l'attribuzione all'indagato di un fatto diverso da quello effettivamente accertato nel corso delle indagini, idoneo a suggerire la fondatezza dell'ipotesi accusatoria, non può considerarsi una mera inesattezza marginale, ma integra un'alterazione della struttura essenziale della notizia, che esclude l'operatività dell'esimente del diritto di cronaca. Ciò vale in particolare per la fase delle indagini preliminari, caratterizzata da fluidità e incertezza, in cui il giornalista ha il dovere di un racconto asettico, senza enfasi o indebite anticipazioni di colpevolezza. Inoltre, ai fini dell'efficacia esimente della cronaca giudiziaria, è necessario che la notizia sia diffusa con continenza, non essendo consentito al giornalista effettuare aprioristiche scelte di campo o sbilanciamenti a favore dell'ipotesi accusatoria, capaci di ingenerare nel lettore facili suggestioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfred - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
e da (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza pronunciata dalla corte di appello di Roma il 23.6.2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. GUARDIANO Alfredo;
udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata;
udito per la costituita parte civile, (OMISSI…

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