Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28222 del 20 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:28222PEN

Massima

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Il delitto di riciclaggio si configura non solo quando si impedisce l'accertamento della provenienza illecita di una somma di denaro, ma anche quando si rende più difficile tale accertamento, attraverso condotte finalizzate a far perdere le tracce dell'origine delittuosa del denaro. Pertanto, integra il reato di riciclaggio la condotta di chi, pur non occultando la provenienza illecita di una somma di denaro, la faccia transitare attraverso canali formalmente leciti, come il deposito su conti correnti bancari, al fine di rendere più difficile l'individuazione della sua origine criminosa. Ciò vale anche nel caso in cui il denaro provenga da un precedente reato di usura, in quanto l'ulteriore finalità del riciclaggio è quella di far perdere le tracce dell'origine illecita della somma, indipendentemente dalla natura del reato presupposto. Inoltre, ai fini della confisca per equivalente prevista dal D.L. n. 306/1992, art. 12-sexies, non è necessario che il soggetto nei cui confronti si procede dimostri la legittima provenienza del patrimonio in suo possesso, essendo sufficiente l'accertamento della sproporzione tra il valore dei beni e la capacità economica del soggetto, senza che sia rilevante la prova di una specifica attività illecita. Pertanto, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente può essere disposto anche in assenza di una prova puntuale della provenienza illecita dei beni, purché risulti la loro evidente sproporzione rispetto alla capacità reddituale del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DU. SP. , N. IL (OMESSO);

2) CE. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1610/2009 TRIB, LIBERTA' di ROMA, del 13/01/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' dei ricorsi.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza in data 13 gennaio 2010, il Tribunale di Rom…

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