Cassazione penale Sez. III sentenza n. 193 del 7 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:193PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le dichiarazioni rese da un soggetto nel corso di un sopralluogo di polizia giudiziaria non sono inutilizzabili ai fini probatori, ai sensi dell'art. 63, comma 2, c.p.p., se al momento in cui sono state rese il soggetto non era ancora formalmente o sostanzialmente indiziato di reato, ma la sua responsabilità penale è stata accertata sulla base di altri elementi di prova, indipendenti dalle sue dichiarazioni. La continuità criminosa tra più reati di costruzione abusiva realizzati sullo stesso immobile può essere esclusa qualora tra la commissione dei fatti sia intervenuta una sentenza di condanna passata in giudicato e l'immobile sia stato nel frattempo acquisito al patrimonio comunale, non essendovi prova di un unico disegno criminoso iniziale. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato sulla base della gravità e reiterazione dei fatti, nonché della personalità dell'imputato desunta dai suoi precedenti penali e dal comportamento processuale tenuto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. POSTIGLIONE Amedeo - Presidente

Dott. DE MAIO Guido - Consigliere

Dott. ((omissis)) - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SC. GI., nato a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Palermo in data 20/4/'05;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Cons. Dott. ((omissis));

Udito il P.M., in persona del S. Procuratore Generale Dott. IZZO Gioacchino, il quale ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso, perche' manifestamente infondato;
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