Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28718 del 17 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:28718PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai fini dell'applicazione della custodia in carcere, può essere desunto dalla gravità del fatto, dalla personalità dell'indagato e dai suoi precedenti penali, anche se risalenti nel tempo, purché espressivi di una condotta trasgressiva e violenta, incapace di autocontrollo, la cui perdurante pericolosità sociale non risulti venuta meno nel breve lasso temporale intercorso tra il fatto e l'intervento cautelare. Ciò anche in presenza di una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, quale quella prevista per i reati di violenza sessuale, la quale può essere superata solo in presenza di elementi specifici e concreti, diversi dal mero decorso del tempo, idonei a dimostrare l'insussistenza di un concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

dott. SARNO Giulio - Presidente

dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

dott.sa VERGINE Cinzia - Consigliere

dott. BUCCA Lorenzo Antonio - Consigliere - rel

dott. GIORGIANNI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
Ha.Ak. , nato a M il (Omissis).
avverso l'ordinanza del 8/3/2024 del Tribunale per il riesame di Napoli,
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere Lorenzo Antonio Bucca;
lette le conclusioni scritte trasmesse in data 16/5/2024 dal Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale dott. Gianluigi Pratola, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità del ricorso e condannarsi il ricorrente al pagamento delle…

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