Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11964 del 26 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:11964PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di falsità ideologica, corruzione e altro, può essere desunta anche da elementi indiziari parziali, senza necessità di una piena e totale dimostrazione probatoria come richiesta per l'affermazione della responsabilità in sede dibattimentale. Ciò in considerazione del peculiare momento delle indagini in cui è reso il provvedimento cautelare e delle sue finalità, che non richiedono l'esauriente dimostrazione della responsabilità. L'accertato quadro di illegalità che ha connotato le prassi degli associati, la durata nel tempo delle relazioni tra i soggetti coinvolti, l'importanza di alcuni profili oggetto di documentazione processuale, nonché l'identità delle modalità esecutive e l'accordo sul modus operandi, possono costituire elementi indiziari sufficienti per ravvisare la compartecipazione dell'indagato agli illeciti commessi dagli altri soggetti, anche in assenza di una espressa o implicita dissociazione dello stesso dalle iniziative che coinvolgevano e condizionavano la conduzione dell'organismo criminoso. Tali elementi possono giustificare una prognosi negativa sulla pericolosità sociale dell'indagato e la conseguente applicazione di una misura cautelare, anche di lieve entità, in considerazione della continuità dell'attività professionale e della permanenza dei referenti a cui l'indagato si è collegato nell'esecuzione dei fatti illeciti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacom - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. Ma. , nata il (OMESSO);

avverso l'Ordinanza del Tribunale della Liberta' di Gela in data 10.11.2009;

sentita la Relazione svolta dal Cons. Dott. Gian Giacomo Sandrelli;

Sentite le requisitorie del Procuratore Generale (nella persona del Cons. Dott. Enrico Delehaye) che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

E' presente l'avv. D'Ippolito Ernesto di Cos…

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