Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8140 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:8140SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri che avevano imposto limitazioni agli spostamenti e alle attività sociali e religiose durante l'emergenza sanitaria da COVID-19, ha affermato il seguente principio di diritto: Le misure limitative adottate dai decreti impugnati, volte a contenere la diffusione del virus e a tutelare la salute pubblica, trovano il loro fondamento giuridico negli articoli 32 e 16 della Costituzione, i quali consentono limitazioni temporanee alla libertà di circolazione e di riunione per motivi di sanità pubblica. Tali limitazioni, pur incidendo su diritti costituzionalmente garantiti, sono state adottate nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, in relazione all'eccezionale situazione di emergenza sanitaria dichiarata e accertata. Le restrizioni imposte, che hanno riguardato anche le manifestazioni di culto religioso, non hanno comportato una lesione della libertà di religione e di culto, ma hanno soltanto disciplinato temporaneamente alcune modalità collettive di esercizio di tali libertà, al fine di prevenire assembramenti e contatti ravvicinati potenzialmente idonei a favorire la diffusione del contagio. Pertanto, le limitazioni disposte dai decreti impugnati, adottati nel rispetto dei principi costituzionali e in attuazione di specifiche previsioni legislative, sono state ritenute legittime e proporzionate alla situazione di emergenza sanitaria.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/06/2022

N. 08140/2022 REG.PROV.COLL.

N. 02964/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2964 del 2020, integrato da motivi aggiunti, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, viale Mazzini 55;

contro

Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero della Salute, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

- per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

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