Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2229 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:2229SENT

Massima

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La disciplina delle informazioni antimafia, partecipando della medesima ratio delle misure di prevenzione, è intesa a combattere le associazioni mafiose con l'efficace aggressione dei loro interessi economici. Pertanto, le informazioni relative alla sussistenza di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi di una società o di un'impresa devono ritenersi di applicazione rigorosa ma generale, ogni qual volta l'impresa sospettata abbia un contatto con le pubbliche amministrazioni necessario per lo svolgimento della propria attività, salvo che la legge non disponga diversamente. L'informazione prefettizia di cui all'articolo 4 del d.lgs. 490 del 1994 (cd "tipica") non lascia alla amministrazione destinataria della nota alcun margine di apprezzamento, poiché l'effetto inibitorio (esclusione dalle gare pubbliche, dai contributi e dagli altri atti previsti dalla normativa di settore) discende direttamente dalla legge. Tuttavia, il corretto esercizio della potestà di prevenzione impone all'organo di pubblica sicurezza di corredare la propria nuova determinazione di adeguata motivazione, indicando in che modo gli elementi posti a fondamento del giudizio di contiguità mafiosa siano idonei a supportare, nell'attualità, una situazione, anche potenziale, di ingerenza mafiosa nell'attività di impresa. Pertanto, l'interdittiva antimafia non può fondarsi su elementi meramente indiziari o risalenti nel tempo, in assenza di una motivata composizione dei discordanti avvisi e di una valutazione complessiva del quadro indiziario, considerando anche eventuali mutamenti intervenuti nella compagine sociale e nella condotta dell'impresa. In caso contrario, l'interdittiva prefettizia è viziata per eccesso di potere sotto i profili dell'adeguatezza e dell'esaustività della motivazione, della congruenza delle determinazioni provvedimentali ai presupposti di fatto assunti a fondamento delle stesse, e della ragionevolezza della misura adottata allo scopo primario cui è essa è indirizzata di tutela preventiva dal pericolo di infiltrazioni mafiose.

Sentenza completa

N. 04556/2010
REG.RIC.

N. 02229/2011 REG.PROV.COLL.

N. 04556/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4556 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Ecosystem 2000 S.r.l., rappresentato e difeso dagli avv. Cino Benelli, ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso quest’ultimo in Napoli, via P. Tappia 47;

contro

U.T.G. - Prefettura di Caserta e Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi dall'Avvocatura di Stato, domiciliata per legge in Napoli, via Diaz, 11;
Provincia di Caserta, Saup della Provincia di Caserta;
Comune di Marcianise in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio presso la Segreteria T.A.R.;

nei co…

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