Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33766 del 10 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33766PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni immobili, ritenuti fittiziamente intestati a terzi, è legittimo solo se il giudice accerta in modo adeguatamente motivato che tali beni siano effettivamente riconducibili, al di là della fittizia intestazione, alla disponibilità economica del proposto, in quanto acquistati con proventi di attività illecite o comunque in assenza di redditi leciti sufficienti a giustificarne l'acquisto. Ove il terzo intestatario alleghi e dimostri la legittima provenienza dei beni, anche per effetto di acquisto per usucapione in epoca antecedente alla manifestazione della pericolosità sociale del proposto, il giudice è tenuto a valutare tali elementi al fine di escludere la confiscabilità dei beni, non potendo fondarsi su una mera presunzione di intestazione fittizia. Inoltre, il ricorrente che, pur non negando il rapporto fiduciario, alleghi di aver acquistato i beni lecitamente, è portatore di un interesse proprio all'ottenimento di una pronuncia che accerti la mancanza delle condizioni legittimanti l'applicazione del provvedimento di confisca, essendo ammissibile il suo ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 15/1/2021 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Catania, dichiarati inammissibili gli atti di impugnazione proposti da (OMI…

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