Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 735 del 2011

ECLI:IT:TARLE:2011:735SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento di un'autorizzazione paesaggistica adottato dalla Soprintendenza statale ai sensi dell'art. 159 del Codice dei beni culturali e del paesaggio non è soggetto ai requisiti di cui all'art. 21-nonies della legge n. 241/1990 in materia di autotutela amministrativa, in quanto trattasi di una azione di tutela del vincolo paesaggistico basata sul meccanismo della "cogestione" o "compartecipazione necessaria" tra enti locali e statali. L'amministrazione statale, nell'esercitare il potere di annullamento, non è tenuta a operare un bilanciamento tra interessi pubblici e privati, dovendo prioritariamente orientarsi alla cura dell'interesse paesaggistico, senza che possano radicarsi posizioni di legittimo affidamento in capo al privato, stante il termine perentorio previsto per l'esercizio di tale azione. Pertanto, l'annullamento di un'autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza è legittimo anche in assenza di una adeguata motivazione e istruttoria da parte dell'amministrazione comunale che l'aveva originariamente rilasciata, non essendo sufficiente a tal fine la mera relazione paesaggistica prodotta dal tecnico del privato richiedente, in quanto la valutazione della compatibilità paesaggistica dell'intervento deve essere effettuata in modo autonomo e discrezionale dalla Soprintendenza, senza vincoli derivanti da precedenti valutazioni di parte. Inoltre, il fatto che in precedenza siano stati autorizzati altri interventi di impatto paesaggistico non impedisce l'annullamento di una nuova autorizzazione, in quanto l'avvenuta compromissione di un'area vincolata non costituisce ragione sufficiente per recedere dall'intento di tutelare i valori estetici e culturali del paesaggio.

Sentenza completa

N. 00410/2010
REG.RIC.

N. 00735/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00410/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 410 del 2010, proposto da:
-OMISSIS- Srl, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Lecce, via 95° Rgt. Fanteria n. 9;

contro

Ministero per i beni e le attività culturali e Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Lecce, via F. Rubichi n. 23;
Comune di Vernole e Unione dei Comuni Terre di Acaya e di Roca, non costituiti;

per l'annullamento

del provvedimento…

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