Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8708 del 4 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:8708PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato di un bene di provenienza furtiva, in assenza di plausibili spiegazioni da parte dell'imputato, costituisce prova sufficiente per la configurazione del reato di ricettazione, senza che sia necessario accertare l'identità dell'autore del delitto presupposto. Infatti, il dato rilevante ai fini della qualificazione giuridica della condotta è l'accertamento della disponibilità del bene da parte dell'imputato, a prescindere dalla sua eventuale partecipazione al reato-base, non essendo tale elemento incompatibile con l'ipotesi della ricettazione. Pertanto, l'onere di fornire una plausibile giustificazione del possesso grava sull'imputato, la cui mancata allegazione comporta la valenza probatoria indiziaria del possesso del bene di provenienza furtiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Mi. Ro. n. il (OMESSO);

avverso la SENTENZA della Corte di Appello di Caltanissetta del 23.3.2010;

Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

Udita la relazione fatta in pubblica udienza dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Ha proposto ricorso per Cassazione …

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