L'ente proprietario o gestore di strade pubbliche, ai sensi dell'art. 14 del Codice della Strada, è tenuto a provvedere alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi, al fine di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, anche in relazione all'abbandono di rifiuti solidi urbani lungo i margini delle stesse. Tale obbligo di rimozione e ripristino dello stato dei luoghi grava sull'ente proprietario o gestore della strada a titolo oggettivo, indipendentemente dall'accertamento di una responsabilità soggettiva a titolo di dolo o colpa, in deroga alla disciplina generale di cui all'art. 192 del Codice dell'Ambiente, che subordina l'ordine di rimozione all'imputabilità soggettiva della condotta. La norma speciale di cui all'art. 14 del Codice della Strada prevale sulla disciplina generale, in quanto la presenza di rifiuti abbandonati sulle strade interferisce direttamente con la funzionalità e la sicurezza della viabilità, imponendo al soggetto gestore specifici doveri di vigilanza, controllo e conservazione del bene. Pertanto, l'ente proprietario o gestore della strada è tenuto a provvedere alla rimozione dei rifiuti abbandonati, anche se da ignoti, lungo le strade di sua competenza, al fine di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, senza che possa invocarsi l'assenza di responsabilità soggettiva.