Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1092 del 2022

ECLI:IT:TARLE:2022:1092SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di un manufatto edilizio realizzato in assenza di titolo abilitativo, afferma che: 1. Il manufatto in questione, realizzato in conci di cemento mediante sopraelevazione di muri esistenti e costruzione ex novo di altri lati, con copertura in pannelli coibentati su struttura metallica, non può essere qualificato come "tettoia" di ridotte dimensioni e finalità di arredo, ma costituisce una "nuova costruzione" che necessita del previo rilascio del permesso di costruire ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. e) del D.P.R. n. 380/2001. 2. L'ordinanza di demolizione, essendo un atto vincolato e rigidamente ancorato al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, non richiede una puntuale motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, essendo sufficiente la descrizione delle opere abusive e la constatazione della loro realizzazione in assenza del necessario titolo edilizio. 3. Il principio del legittimo affidamento non può trovare applicazione nel caso di edificazione sine titulo, in quanto la mera inerzia dell'amministrazione nell'esercizio del potere/dovere di repressione dell'abuso edilizio non è idonea a radicare un affidamento legittimo in capo al responsabile dell'illecito. 4. L'attività di repressione degli abusi edilizi tramite l'emissione dell'ordine di demolizione di cui all'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001 costituisce attività di natura vincolata, per cui non è necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento ai sensi degli artt. 7 e ss. della L. n. 241/1990.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/06/2022

N. 01092/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01334/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1334 del 2021, proposto da
Desirè Palamà e Mario Palamà, rappresentati e difesi dall’avvocato Biagio Palamà, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Biagio Salvatore Palamà in Taviano, piazza del Popolo;

contro

Comune di Taviano, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

- dell’ordinanza dirigenziale n. 22 del 4 giugno 2021 resa dal Comune di Taviano- Settore Urbanistica e Ambiente, in persona del Responsabile del Settore, notificata ai ricorrenti in pari data, con cui il Comune ordinava loro di provvedere alla demolizione de…

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