Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13065 del 7 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:13065PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di diffamazione sussiste quando la condotta dell'agente, attraverso l'attribuzione di un fatto determinato, lede la reputazione di una persona in modo da renderla oggetto di disprezzo o ridicolo presso la pubblica opinione. Tuttavia, affinché la condotta sia penalmente rilevante, è necessario che essa sia diretta a una pluralità di destinatari, non essendo sufficiente la mera comunicazione a un singolo soggetto. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare, sulla base delle risultanze processuali, se la diffusione della notizia sia avvenuta in presenza di più persone o sia stata potenzialmente idonea a raggiungere una pluralità di destinatari. In caso contrario, la condotta non integra gli estremi del reato di diffamazione, dovendosi escludere la lesione della reputazione nella sua dimensione pubblica. Inoltre, il giudice è obbligato a motivare in modo puntuale e analitico le ragioni per le quali ritiene integrati gli elementi costitutivi del reato, non essendo sufficiente un mero rinvio alla decisione del giudice di primo grado, laddove i motivi di impugnazione abbiano specificamente contestato la sussistenza di tali elementi. La mancanza di una adeguata e autonoma motivazione su tali profili determina l'annullamento della sentenza agli effetti civili, con rinvio al giudice competente per la regolamentazione delle spese processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/05/2019 del TRIBUNALE di PATTI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DE MARZO GIUSEPPE;
udito il Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa ODELLO LUCIA, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata;
Uditi i difensori:
l'avvocato (OMISSIS), chiede il rigetto del ricorso. Deposita conclusi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.