Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 667 del 2020

ECLI:IT:CGARS:2020:667SENT

Massima

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Il mancato possesso del certificato di agibilità, quale requisito necessario ai fini dell'efficacia della denuncia di inizio attività commerciale, legittima l'esercizio tempestivo del potere inibitorio da parte dell'amministrazione comunale, senza che sia necessario il previo utilizzo delle forme più rigorose dell'autotutela provvedimentale. Infatti, la carenza assoluta di un requisito essenziale non consente di ritenere maturati i presupposti di efficacia della denuncia, rendendo pertanto legittimo l'intervento inibitorio dell'amministrazione, anche laddove questa abbia previamente comunicato al privato la possibilità di integrare la documentazione richiesta. Tale soluzione si pone in linea con l'interesse pubblico sotteso al provvedimento inibitorio, in relazione sia alla comunicazione del provvedimento di arresto dell'attività sia all'evidente mancanza del presupposto necessario per l'avvio dell'attività commerciale. Pertanto, il mancato possesso del certificato di agibilità, quale requisito essenziale per l'efficacia della denuncia di inizio attività, legittima l'esercizio tempestivo del potere inibitorio da parte dell'amministrazione comunale, senza che sia necessario il previo utilizzo delle forme più rigorose dell'autotutela provvedimentale, in quanto la carenza assoluta di un requisito essenziale non consente di ritenere maturati i presupposti di efficacia della denuncia, rendendo pertanto legittimo l'intervento inibitorio dell'amministrazione, anche laddove questa abbia previamente comunicato al privato la possibilità di integrare la documentazione richiesta, in linea con l'interesse pubblico sotteso al provvedimento inibitorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/07/2020

N. 00667/2020REG.PROV.COLL.

N. 00243/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 243 del 2016, proposto da Angela Tomaselli, rappresentata e difesa dagli avvocati Carlo Comandè, Massimiliano Miconi, Domenico Pitruzzella, con domicilio eletto presso lo studio Carlo Comandè in Palermo, via Nunzio Morello n. 40;

contro

il Comune di Palermo, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Daniela Bartolone, con domicilio eletto presso l’Ufficio legale del Comune di Palermo in Palermo, piazza Marina, n. 39;

per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Terza) n. 1794/201…

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