Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3188 del 26 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:3188PEN

Massima

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Il reato di minaccia si configura quando la condotta dell'agente è idonea a turbare psicologicamente la persona offesa, a prescindere dall'effettivo verificarsi dell'intimidazione. La valutazione dell'idoneità della minaccia deve essere effettuata in base a un criterio oggettivo, considerando tutte le circostanze del caso concreto che, secondo un giudizio ex ante, potevano essere ritenute idonee a cagionare effetti intimidatori sulla vittima. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche, oggetto di un giudizio di fatto, non costituisce un diritto automatico in assenza di elementi negativi, ma richiede la dimostrazione di specifici elementi positivi che incidano sull'apprezzamento dell'entità del reato e della capacità a delinquere del reo. Il giudice può legittimamente escludere l'espletamento di una perizia psichiatrica finalizzata all'accertamento dell'imputabilità, qualora ritenga, sulla base di una motivazione immune da vizi logici e giuridici, che non sussistano elementi idonei a far dubitare della capacità di intendere e di volere dell'imputato, anche in presenza di disturbi della personalità o di problemi di alcolismo cronico, a meno che questi non siano tali da incidere concretamente sulla capacità di intendere o di volere, escludendola o scemandola grandemente, e risultino causalmente collegati alla specifica condotta criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/09/2019 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA TERESA BELMONTE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MIGNOLO OLGA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata, la Corte di Appello di Messina ha confermato la decisione del Tribunal…

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