Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15763 del 15 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15763PEN

Massima

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La diffamazione commessa nell'ambito di una controversia giudiziaria è scriminata ai sensi dell'art. 598 c.p. quando le espressioni offensive risultino strumentali e pertinenti alle tesi difensive prospettate, senza che sia necessario accertare la veridicità dei fatti affermati o la particolare continenza espressiva utilizzata. Il principio di cui all'art. 598 c.p. costituisce applicazione del più generale principio di cui all'art. 51 c.p., essendo riconducibile all'art. 24 Cost. e trovando fondamento nel diritto di difesa e nel principio del contraddittorio. Pertanto, il provvedimento di archiviazione per insussistenza del reato di diffamazione è legittimo quando le espressioni ritenute offensive siano state utilizzate nell'ambito di uno scritto difensivo e risultino strumentali alle tesi ivi prospettate, senza che sia necessario accertare la veridicità dei fatti affermati o la particolare continenza espressiva. In tali casi, l'opposizione della parte offesa all'archiviazione deve essere dichiarata inammissibile, non essendo censurabili i pretesi errori di valutazione o di interpretazione di disposizioni legislative o di indirizzi giurisprudenziali operati dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VI. SA., n. il (OMESSO), p.o.;

contro

2) ZA. PI. EM., N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 18/04/2008 GIUDICE DI PACE di ENNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. MARASCA GENNARO

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Dr. Montagna Alfredo, che ha concluso per l'annullamento del provvedimento impugnato.

La Corte di Cassazione:

OSSERVA

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