Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28795 del 21 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:28795PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di omicidio premeditato si configura quando il concorrente, pur non essendo l'esecutore materiale, abbia consapevolmente e volontariamente prestato il proprio contributo alla realizzazione del delitto, anche attraverso condotte di agevolazione e rafforzamento del proposito criminoso dell'autore principale, purché tale apporto sia stato fornito in un lasso di tempo idoneo a consentire il recesso volontario. Pertanto, la responsabilità del concorrente morale sussiste anche qualora egli non abbia partecipato direttamente all'esecuzione del fatto, ma si sia limitato a fornire un contributo di natura organizzativa o logistica, purché tale contributo sia stato consapevolmente prestato in vista della realizzazione del delitto, con piena conoscenza della premeditazione dell'autore principale. Ciò vale anche quando il concorrente, pur non avendo direttamente partecipato alla pianificazione del delitto, ne sia venuto a conoscenza in un momento antecedente alla sua consumazione, avendo così la possibilità di recedere volontariamente dal proposito criminoso. In tali ipotesi, il giudice di merito può legittimamente ritenere sussistente la responsabilità del concorrente morale sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi probatori, senza che sia necessaria la prova di specifici atti di concerto o di preventiva intesa con l'autore principale, essendo sufficiente la dimostrazione di un consapevole e volontario contributo, anche di natura meramente accessoria o strumentale, alla realizzazione del delitto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. BONITO F. ((omissis)) - Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/02/2017 della Corte di assise di appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BINENTI Roberto;
sentito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.…

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