Il titolo abilitativo prescritto per gli interventi edilizi è il permesso di costruire, ai sensi dell'art. 10 del d.P.R. n. 380 del 2001, quando si tratta di opere di nuova costruzione, ristrutturazione urbanistica o ristrutturazione edilizia "pesante", che comportano aumenti di superfici e volumi, nonché mutamenti di destinazione d'uso. Tali interventi, se realizzati in assenza di titolo abilitativo e in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, determinano un'alterazione dell'aspetto esteriore del manufatto preesistente e quindi una modificazione dello stato dei luoghi, non rientrando nella deroga prevista dall'art. 149 del d.lgs. n. 42 del 2004. L'artificioso frazionamento dei singoli interventi abusivi non può vanificare l'effettività delle regole che disciplinano il settore e l'efficacia delle sanzioni previste in caso di inosservanza, per cui la legittimità dell'ordinanza di demolizione deve essere valutata considerando il complesso degli interventi abusivi in rapporto alla disciplina urbanistica e paesaggistica che regola l'assetto del territorio nell'area interessata. Ogni contestazione in merito al decreto penale di condanna è inammissibile in sede giurisdizionale amministrativa, spettando al Tribunale penale di pronunciarsi sull'argomento.