Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26182 del 7 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26182PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando la condotta del soggetto attivo, consistente in minacce, molestie o comportamenti analoghi, è idonea a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero a modificare le sue abitudini di vita, a prescindere dalla preordinazione di tali condotte, essendo sufficiente la consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice e dell'abitualità del proprio agire. Il dolo generico, quale elemento soggettivo del reato, è integrato dalla volontà di porre in essere più condotte di minaccia e molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi tipici, senza che sia necessaria la preordinazione delle stesse. Nella determinazione della pena, il giudice deve valutare tutti gli elementi di cui all'art. 133 c.p., tra cui anche la condotta positiva del condannato successiva al reato, la cui mancata concessione deve essere adeguatamente motivata. Il risarcimento del danno in favore della parte civile deve essere commisurato al grave pregiudizio psicologico subito dalla vittima e alla durata delle condotte incriminate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. PILLA Egle - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/09/2021 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere EGLE PILLA;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa TASSONE Kate, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso; Lette le conclusioni scritte del difensore di fiducia, avv. (OMISSIS), per il ricorrente, che nel riportarsi ai mo…

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