Cassazione penale Sez. I sentenza n. 735 del 21 gennaio 1998

ECLI:IT:CASS:1998:735PEN

Massima

Massima ufficiale
L'art. 173 del codice militare di pace - che prevede il reato di disobbedienza - tutela l'esigenza di assicurare il corretto funzionamento dell'apparato militare a mezzo dell'osservanza dell'ordine impartito dal superiore gerarchico, per cui il diritto-dovere del militare di non ottemperarvi e` limitato al caso, ai sensi dell'art. 4, comma quarto, della legge 11 luglio 1978 n. 382, in cui tale comando sia "manifestamente rivolto contro le istituzioni dello Stato o la cui esecuzione costituisce comunque manifestamente reato": ne consegue che esula da siffatta ipotesi il caso in cui la volonta` del superiore gerarchico miri a fini previsti dall'ordinamento, in quanto inerenti alle modalita` di amministrazione del personale inquadrato in una organizzazione gerarchica, come avviene per l'ordine di sottoscrivere "per presa visione" comunicazione relativa a scheda valutativa redatta nei confronti del militare subordinato. Pertanto, per la realizzazione del reato in questione, e` sufficiente il dolo generico - consistente nella consapevole volonta` di rifiutare di obbedire ad un ordine, attinente al servizio, intimato dal superiore al di fuori dell'ipotesi, sopra indicata, in cui la legge eccezionalmente impone di disobbedire - esulando, per la giuridica esistenza dell'elemento psicologico del reato, qualsivoglia motivazione addotta dall'inferiore per giustificare tale suo comportamento; ne` detta situazione puo` ritenersi sintomatica - attesa la richiesta genericita` del dolo - di mancanza del citato elemento soggettivo per l'irrilevanza, in tale ipotesi, dei motivi che hanno determinato la condotta del reo.    da vedere: Sen 04/03/1988 3007 sez 1 Pen Sen 23/10/1986 11632 sez 1 Pen

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